08

 

di Giuseppe Felici rossointoccabile

 

La Cerca (5 di 5)[1]

 

prima di tutto bisogna accettare la realtà, quindi indagarne le cause.

Misako – Neon genesis evangelion

 

 

Terra. Arizona. Rovine di Phoenix.

Dragoluna, calzamaglia bianca, solcata da righe blu, come gli stivali e i guanti, che lascia libera la spalla e il braccio destro e la gamba sinistra, si concentra. Da sotto le macerie di un palazzo crollato giunge un debole segnale psichico. Una mente, seppur debole. Una trentina di robot operai, tutt’attorno, stanno rimuovendo le macerie di altri palazzi, dividendo i materiali riutilizzabili, che vengono stivati con cura, da quelli riciclabili, che vengono infilati dentro un’avveniristica officina fluttuante, da quelli non più utili, che vengono ammucchiati su un piccolo trasporto che, ogni molte ore, lascia il suo carico in una discarica di fortuna creata fuori dalla città.

Quelle poche unità non sono adatte e sufficienti al lavoro di precisione e potenza necessario per salvare una persona rimasta dieci giorni sotto le macerie, uno degli ultimi supersiti, ormai sposato e senza forse.

Dragoluna si concentra. Prima i sassi più piccoli, poi i massi e le enormi travi iniziano a sollevarsi lentamente, oggetto per oggetto, come se la gravità non avesse più valore per loro. Ad un certo punto uno di quei corpi, di forma umanoide, sbuca fuori dalla massa. Dragoluna deposita, delicatamente, le macerie del palazzo, poi, assieme all’uomo ferito, attraversa la Porta sbucando nell’ospedale da campo allestito sulle colline attorno alla città. Affida l’uomo ad un medico e riparte, nel disperato tentativo di trovare ancora qualcuno vivo.

 

Terra. Los Angeles. Davanti al tribunale.

- Siamo qui, davanti al tribunale civile di Los Angeles per quella che si è trasformata da una semplice procedura di riconoscimento dell’esistenza in vita, seppur con due meraviglie come parte in causa, a quello che potrebbe diventare il processo dell’anno, che vede, da una parte una finanziaria opporsi, con quelle che sono, a loro dire, ottime motivazioni, a questo procedimento e dall’altra uno dei più prestigiosi studi della California portare poche, ma rilevanti, testimonianze per avvalorare la tesi dei loro clienti, una dei quali, Dragoluna, già componente dei Vendicatori… -

-… è un tribunale blindato quello che vedrà, in questi giorni, arrivare componenti in servizio e di riserva dei Vendicatori, il capo del gruppo di supereroi delle Nazioni Unite, Visione e più di un capo di Stato. Molti di loro prenderanno una piccola pausa dai lavori di soccorso in Arizona.

Le misure di sicurezza per paura di un attacco sono ingenti. Vedo la in fondo il responsabile dell’operazione per lo SHIELD, la struttura di sicurezza delle Nazioni Unite. Provo ad avvicinarmi per porre qualche domanda… -

- … la ressa di colleghi è frastornante. Più di cento reti, da tutto il mondo stanno documentando l’evento.

Da quando la notizia a iniziato a girare tutti abbiamo cercato di indagare il più possibile sugli individui coinvolti. Ma sentiamo ora il responsabile SHIELD per l’operazione di sicurezza. Cosa ha da dirci riguardo a questo processo? -

- No comment. Posso solo dirvi che per la vostra incolumità sarebbe augurabile che spegneste le telecamere e ve ne andaste. Non sono autorizzato a fornire ulteriori informazioni. -

- Ma… -

- No comment. -

- Vediamo l’agente SHIELD che rientra nell’edificio. Mentre aspettiamo l’arrivo dei primi grandi nomi prego la regia di mandare i servizi di repertorio. -

 

Arizona. Base mobile di soccorso della Guardia. Sala dati.

- Bene questo è il momento di fare la nostra entrata trionfale. -

Adam Warlock si alza dalla poltrona davanti agli schermi e si dirige verso la Porta, seguito da Drax e Dragoluna. Mentre cammina il costume rosso e oro col fulmine sul petto di Warlock e il costume viola di Drax si trasformano in doppiopetto neri con camicia bianca e il costume bianco blu di Dragoluna in un tailleur color vinaccia. I tre attraversano la Porta sbucano dal muro del tribunale. Dal silenzio relativo della sala trasporto al clamore della folla, le sirene, i flash, le urla isteriche di migliaia di ragazzine.

- Ragazzine? Cosa siamo ad un concerto dei Five? -

- Peggio, sembra che si sia formato un meme[2] che vuole che fondi una band di musica adolescenziale. Sostengono che sarebbe la più grande innovazione nel mondo della musica dopo Ziggy Stardust. -

- Almeno non è una religione. -

- Magra consolazione Drax, si sta sviluppando anche una cosa del genere. Entrambe sono peggio dei miei adoratori sulla Controterra. Cerchiamo di non rimanere contagiati. -

Quando li vedono arrivare i giornalisti iniziano ad accalcarsi in direzione dei tre.

- Sciamano i predatori. – Il sussurro di Dragoluna è quasi impercettibile.

- Mia cara, non preoccuparti. Oggi questi predatori sono qui su nostra richiesta per servire gli scopi di predatori più grandi di loro. -

- Attento che questa eccessiva sicurezza non ti si ritorca contro, Adam, sarebbe distruttivo a questo punto. -

- Distruttivo? E perché? Se questa società avesse mantenuto altro che l’apparenza di una democrazia non ci saremmo dovuti preoccupare delle convenzioni umane ne di recuperare le vostre identità e cittadinanze. Malgrado i loro centri detentivi segreti ed illegali non abbiano la forza di trattenerci, questa azione è la diretta conseguenza del Patriot Act. Non corriamo rischi significativi, alla peggio non vi riconosceranno la cittadinanza statunitense, perdendo la possibilità di avvalersi di voi per azioni future. Quindi buttiamoci nella bocca del leone, che ci aiuti a preparare il nostro pasto. -

- Dragoluna! Dragoluna! Come mai questa improvvisa decisione? Pensa che il suo status di ex-Vendicatrice possa avvantaggiarla in questa occasione? Come mai la Greenwashing si accanisce così con lei? -

Dragoluna tira un gran respiro – Oh, mio dio. - e si fa avanti.

 

Terra. Un luogo molto segreto.

L’androide fissa sullo schermo il volto del suo interlocutore, la trasmissione, pesantemente criptata lo rende alquanto dubbioso. - La tua proposta mi interessa. Ma come posso fidarmi? -

- Non lo farai, ma hai molte possibilità di partecipare alla nostra piccola impresa senza rischiare. Le tue particolari capacità, però ci sarebbero molto utili, come a te sarebbe utile la tecnologia che vogliamo raccogliere. -

- Non hai torto, ci penserò. Al prossimo collegamento. -

Nel togliere la comunicazione l’androide guarda il guanto rosso. Lo toglie, fissa la sua mano blu.

Forse sono rimasto nascosto troppo a lungo - pensa

 

Terra. Los Angeles. Aula di tribunale.

- Signori della Corte, non si può dimostrare l’indimostrabile, ne si può far passare per normale lo straordinario. Ciò che ci troviamo qui ad analizzare è semplicemente se i due paraumani Drax e Dragoluna sono, come affermano di essere, Arthur Douglas e sua figlia Heather o no.

Noi sosteniamo di no, non perché, come riportato da alcuni organi di stampa poco affidabili, puntiamo a tenerci quel che non è nostro, cioè la proprietà del fu Arthur Douglas, visto che i nostri documenti sono pienamente in regola, come dimostreranno i periti del tribunale e quelli di parte, ma perché non corrisponde a verità questa pretesa. Il risultato del processo non influenzerà minimamente l’assetto proprietario dei miei clienti.

Il ritorno di Arthur Douglas ci danneggia? Non lo sappiamo, ma se fosse affronteremmo le conseguenze, non enormi vista la stabilità finanziarie dei miei clienti, magari giungendo ad un accordo. La falsa pretesa che Arthur Douglas ritorni dalla morte ci danneggia? Si, potenzialmente e materialmente, nella misura in cui ci danneggia la situazione di incertezza in cui getta la compagnia, la spada di Damocle di possibili rivendicazioni. Per questo siamo deciso a dimostrare che dopo ventotto anni è impossibile che questo individuo sia Arthur Douglas e quindi è sospetta anche la pretesa della sua cosiddetta figlia.

Drax il distruttore è noto da anni, perché non ha rivendicato prima la sua identità umana?

Avevo promesso che sarei stato breve, quindi finisco. -

- Signori della Corte, la nostra ipotesi è semplice, poiché siamo dalla parte della verità e della giustizia. Intendiamo dimostrare, con una serie di testimonianze che, speriamo, possiamo mantenere numericamente limitate, che i nostri clienti sono chi affermano di essere, che le loro traversie non sono né il frutto di fantasie né un tentativo di truffa, ma anzi, una cosa relativamente normale e ricorrente nella vita di coloro che vengono comunemente definiti “le meraviglie”.

Un quotidiano che essi preferiscono non sbandierare ai quattro venti, ma chi di noi, del resto, ha piacere di raccontare a chiunque, e per di più in un’aula di tribunale, davanti ad estranei e alla televisione, la sua vita privata? I piccoli acciacchi e i tormenti di ogni giorno? Eppure i miei clienti sono stati costretti a fare questo.

Signori della corte, io ho finito, non mi dilungherò oltre, sicuro che i fatti parleranno per me. -

- Bene, passiamo ai testimoni, allora. Avvocato Sloan? -

- Certo, Vostro Onore. Chiamo a deporre Adam Warlock, leader del gruppo a cui fanno capo Arthur Douglas… -

- Obiezione, Vostro Onore, il mio collega da già per scontata la sentenza. -

- Accolta, continui, avvocato Sloan. -

- Dicevo, chiamo Adam Warlock, leader del gruppo a cui fanno capo il mio cliente col nome di Drax e la mia cliente col nome di Dragoluna. -

- Obiezione, Vostro Onore. È risaputo che Adam Warlock è un organismo artificiale progettato e realizzato dall’organizzazione semi-legale conosciuta come Enclave. Secondo noi la sua testimonianza non è ammissibile. -

- A parte che tanto risaputo non è, io ad esempio non lo sapevo, che mi dice avvocato Sloan. -

- Avevamo previsto questo tipo di obiezione, ci sono altri casi di esseri artificiali ammessi a testimoniare. Ad esempio si è già verificato che il Vendicatore, ed ora leader di WorldWatch, Visione sia stato ammesso.Tutti noi conosciamo questi precedenti… -

- Si. -

- Si, certo. -

- Questi casi, però, non si applicano al testimone Adam Warlock. Egli è umano a tutti gli effetti. Concepito e progettato, è vero, in ambiente artificiale, ma da materiale genetico umano. Le cellule usate per la sua nascita erano umane, sono state alterate e modificate con tecniche genetiche sperimentali, sono state cresciute in ambiente artificiale invece che nell’utero della madre ma, una volta nato, l’individuo uscito da questo processo è umano, come umani erano gli individui da cui proveniva il materiale genetico usato per concepirlo. Non ammetterlo a testimoniare costituirebbe un pesante precedente che metterebbe in dubbio l’ammissibilità della testimonianza di tutti gli individui concepiti artificialmente. Nella nostra società le tecniche di fecondazione artificiale sono molto diffuse, ormai, e sempre più quelle genetiche. Vogliamo che questo processo sia ricordato come la pietra angolare del fatto che, crescendo, questi individui avranno una cittadinanza monca? Non credo. Adam Warlock è, inoltre, cittadino monegasco ma si è presentato spontaneamente per testimoniare. Noi riteniamo quindi che la testimonianza di Adam Warlock sia ammissibile. -

-Ammessa, questa corte non intende costituire un precedente in un caso di negazione di diritti civili, soprattutto per un argomento così delicato come la procreazione assistita. Il testimone può sedersi al Banco dei Testimoni. -

Adam si alza e con passo sicuro si dirige verso il banco dei testimoni.

- Alzi la mano destra. Giuro di dire tutta la verità, nient’altro che la verità, dica “lo giuro”.-

- Lo giuro. -

- Signor Warlock, lei era a conoscenza dell’identità dei miei clienti? In particolare Drax le ha mai detto di essere Arthur Douglas? -

- L’identità di Drax è nota a molti in ambiente metaumano già da tempo. Fu Mentore, da che io so, a raccontarlo ai Vendicatori e a Capitan Marvel durante la Cerca del Cubo Cosmico da parte di Thanos. Drax era stato riportato in vita, anni prima, proprio per combattere il titano. -

- Obiezione, il testimone riporta solo cose sentite dire. -

- Respinta. Sta alla corte valutare la rilevanza della testimonianza nel suo complesso. Continui. -

- Bene. Sulla identità di Drax ho la parola di Mar-vell, di cui nessuno di noi ha mai dubitato, e della figlia Dragoluna, che essendo una telepate non può essere ingannata, oltre che, naturalmente quella dello stesso Mentore, che personalmente ritengo degna della massima fede. -

- Quindi, cosa mi dice della presunta resurrezione del mio cliente? -

- Vede, nel nostro ambiente è facile che si parli di morte, nel mio caso ad esempio, se ne è parlato per ben due volte, eppure in entrambi i casi, come potete vedere la notizia era sostanzialmente sbagliata.

Il mio corpo è sostanzialmente invulnerabile. Inoltre nel caso di danni ingenti e non guaribili, sia di natura fisica che psichica, esso si crea attorno un bozzolo di stasi dal quale riemerge guarito e, a volte, leggermente mutato. In un’occasione ho sfruttato questa particolarità come chiave di volta di una complessa strategia nel corso di una battaglia. Ho, di fatto, organizzato la mia morte e resurrezione.[3] -

- Obiezione, il caso non è confrontabile col nostro. Il testimone era in stasi nel suo corpo, e non è stato, come sostiene Drax il distruttore, trasferito in un altro corpo. -

- Vostro onore, la testimonianza serve a dimostrare che non sempre le morti delle meraviglie sono quello che sembrano. -

- Obiezione respinta, continuate signor Warlock. -

- C’è poco da aggiungere su quel caso. La seconda volta che sono stato dato per morto fu sempre a seguito di una mia strategia. Devo ammettere che quella volta mi sorpresi di non essere morto realmente. Stavo affrontando una mia futura incarnazione, altra cosa abbastanza comune nel nostro mondo, anche se a quei tempi non era ricorrente come ora.

Era la versione più evoluta di me, era più veloce e più forte, aveva maggiore esperienza e la memoria di quanto io avevo fatto. Non starò qui a tediarvi col racconto della lunghissima battaglia, fatto sta che alla fine l’unica strategia possibile si rivelò l’interruzione della mia vita, l’unica azione che la sua stessa esistenza dimostrava non essere avvenuta nel suo continuum temporale.

Ora, le caratteristiche che ho prima accennato rendevano il suicidio una strategia quasi impraticabile. Il mio corpo si sarebbe incapsulato e ne sarei spuntato più vivo che mai.

Mi recai quindi su un altro piano dell’esistenza, per lo più concettuale. Li distrussi una manifestazione della mia vita ed uscii dal portale che così si era creato qualche mese avanti nel tempo ed assorbii l’essenza vitale del me del futuro grazie alla Gemma che porto sulla fronte. Essa, scoprii, non divora l’anima ma trasferisce l’essenza vitale da un corpo a un’altra dimensione che noi, visto che questa è conosciuta come la Gemma dell’Anima, chiamiamo il mondo dell’anima.[4]

Avevo così raggiunto il mio scopo. Il mio corpo era morto e non poteva rinnovarsi, allo stesso tempo io ero sopravvissuto, seppure come essenza disincarnata ed avevo, oltretutto, trovato la pace che le mie passate esperienze non mi facevano più trovare. Purtroppo come tutte le cose magnifiche, non durò a lungo. Nella battaglia in cui io ero, diciamo così, morto era stato sconfitto Thanos di Titano, l’eterno che aveva ucciso Arthur Douglas.[5] Ma Thanos, come tutti gli Eterni, è tutt’altro che facile da uccidere e quindi, malgrado il suo corpo fosse stato trasformato in pietra, egli tornò. A quel punto, malgrado il mondo dell’anima fosse un regno di pace e gioia assoluta sentii il richiamo della responsabilità e tentai di tornare. Ma il mio corpo, in quel periodo, si era disfatto, era necessario crearne un altro. Avendo, tra i miei poteri, la capacità di manipolare la materia, questo fu possibile e quindi potei, diciamo così, tornare in vita ed affrontare, vittoriosamente, il mio avversario.[6] -

- Quindi lei sostiene di poter replicare il processo che ha rivitalizzato Arthur Douglas… -

- Obiezione. -

- Che ha rivitalizzato il mio cliente. -

- Obiezione. -

- Respinta, risponda signor Warlock. -

- A patto da avere un’intelligenza da infondere nel corpo, il processo di formazione o riparazione dell’organismo è solo un gioco con la materia a livello subatomico. Si, posso farlo. -

- E lei è a conoscenza di altri in grado di manipolare la materia a questi livelli? -

- Gran parte degli Eterni, ad esempio, tutti potenzialmente, ma alcuni di loro hanno specializzato così tanto i loro poteri da non padroneggiare bene le tecniche di manipolazione. E molti telecinetici, in potenza, almeno, anche Heather… -

- Obiezione. -

- Anche Dragoluna, che comunque, sia io che molti Vendicatori, sappiamo essere Heather Douglas. - Obiezione. -

- Accolta, cancellate quest’ultima affermazione dal verbale. Continui. -

- Anche Dragoluna, dicevo, con un maggiore allenamento e maggiori conoscenze anatomiche potrebbe farlo. Riesce già a modificare i suoi abiti.

Immagino che esistano altri in grado di farlo, anche se ora non mi vengono in mente. -

- Grazie, signor Warlock. Io ho finito Vostro Onore. Mi riservo di richiamare il testimone. -

- Se vuole controinterrogare il testimone, avvocato Hindle. -

- Certo, Vostro Onore. -

- Signor Warlock, lei ci ha raccontato una bella storia, dalla quale, tra l’altro, lei esce come un personaggio dalla dubbia moralità… -

- Obiezione. -

- Accolta, non siamo qui a discutere di morale, avvocato. -

- Scusi, Vostro Onore. Lei ci ha raccontato omicidi e suicidi, vero? -

- No, nessuno degli individui che ho menzionato risulta morto, io per primo. -

Tra lo scarso pubblico si sentono varie risatine, presto soffocate.

- Si è trattato più che altro di una specie di partita a scacchi concettuale. -

Hindle mette un paperotto di gomma sul banco dei testimoni.

- Sa dirmi cosa è questo, signor Warlock? -

- Certo è una lastra di gomma tagliata, modellata in forma d’anatra e dipinta. -

- Un paperotto di gomma, si. Lei sostiene di poterle dare vita, sbaglio forse? Può dimostrarlo? -

- Beh, mi servirebbe un’oretta e un bel po’ di massa aggiuntiva, ma si, posso trasformarla in un’anatra biologicamente funzionante. -

- Ma non viva? -

- Dipende da cosa intende per viva. Sarebbe in grado di respirare, mangiare, bere, muoversi e riprodursi. -

- Si, interessante, ma non abbiamo tutto questo tempo per aspettare la sua dimostrazione. Come mai le serve così tanto? -

- Beh, i processi di modificazione molecolare richiedono tempi più brevi. Ma in questo caso si tratta di fare modifiche atomo per atomo, senza tener conto che bisogna rispettare l’anatomia. -

- Bene, io ho finito. -

- Vada pure signor Warlock, ma si tenga a disposizione. -

Warlock si alza.

Sloan si gira verso Drax. - Con queste domande strampalate ci ha avvantaggiato, apparentemente. Non capisco dove voglia andare a parare. -

- Potremmo leggerglielo nella mente. -

- A parte che ha chiesto la sorveglianza di due telepati proprio per impedirci ciò, non mi piace giocare sporco. -

- Ha ragione. Meglio non dirlo ad Adam, però. Dubito che lui avrebbe i nostri scrupoli. -

Adam Warlock trasmette a Dragoluna. – Comunica a Sloan che se ha ancora bisogno di me mi faccia avvertire, io ho degli affari da sbrigare in città. -

 

Terra. Los Angeles. Fuori dall’aula. Qualche minuto prima.

- Stiamo trasmettendo dal Tribunale di Los Angeles, dove è iniziato uno dei processi del secolo visto che tratta di un argomento strettamente connesso alle meraviglie, le morti apparenti.

Non è molto tempo che gran parte dei superumani più famosi sono spariti per un anno a seguito della battaglia contro Onslaght e furono ritenuti morti fino al loro ritorno. Ma è la prima volta che una questione del genere finisce in un’aula di tribunale, poiché è la prima volta che qualcuno si oppone al riconoscimento dell’esistenza in vita di una meraviglia. Le telecamere non sono state ammesse ma i nostri cronisti all’interno ci avvertono che sta testimoniando Adam Warlock, avventuriero e uomo nuovo attorno al quale stanno sorgendo le più svariate mode culturali. Ben due sette religiose si sono formate attorno alla sua persona e c’è un movimento nella rete delle reti che vede in lui un’icona culturale di pace in questo periodo di recrudescenza della violenza su scala planetaria.

Si sta addirittura diffondendo una petizione per convincerlo a fondare un gruppo musicale che unisca il glam con la musica delle boy-band.

Ma cosa sappiamo veramente di lui? È stato creato artificialmente, uno dei primi esempi di ingegneria genetica, dall’associazione semi-legale Enclave, che si prefigge, come scopo primario, il progresso dell’umanità[7]… -

- … la prima testimonianza sta andando avanti, ve ne daremo conto non appena il nostro cronista uscirà. Intanto vediamo avvicinarsi una lussuosa limousine. Vi ricordiamo che per ragioni di sicurezza, lo SHIELD ha imposto che i testimoni metaumani arrivassero in tribunale scaglionati. Ecco che dall’auto scende la famosa stilista Janet Van Dyne, che con lo pseudonimo di Wasp è l’attuale leader del gruppo paragovernativo dei Vendicatori. Di questo gruppo ha fatto parte, in passato, anche Dragoluna, una delle parti in causa in questo processo.

Cercheremo ora di intervistarla.

Signora Van Dyne, lei è qui oggi come rappresentante dei Vendicatori, cosa pensano i Vendicatori di questa vicenda? –

- Voglio dire che sono indignata, tutti i Vendicatori sono indignati. Arthur Douglas ha rischiato la vita per salvare questo pianeta, e lo stile di vita degli scaldapoltrona che ora lo infamano costringendolo a mettere in piazza le più dolorose vicende personali, più volte di quante la maggior parte di quei burocrati senza scrupoli si fa la barba. È ignobile tutto questo. - - Grazie, signora Van Dyne, è stata esauriente. Quali ripercussioni crede che avrà questa vicenda sulle relazioni metaumane? –

 

Terra. Los Angeles. Ufficio di un brocker di borsa.

- Vedremo cosa possiamo fare, di certo non è poco quello che ci chiede. –

- Ma nondimeno, credo, alla sua portata. Ricordi, il più gran numero nel minor tempo. Il compenso sarà proporzionato. - Nella tasca del doppiopetto di Adam Warlock inizia a suonare, insistentemente, un cicalino. Adam tira fuori un cellulare e guarda il display. – Mi scusi – e risponde.

- Si? Capisco. No, io ho appena finito ma sono impegnato in un corollario essenziale di questa vicenda. Un mio piano personale, chiamiamolo così. Potete pensarci voi tre? Si, per lo meno per una ricognizione. Poi magari interveniamo anche noi. -

Warlock stacca il cellulare. – Dove eravamo rimasti? –

 

Luna. Base della Guardia. Sala comandi.

- Ha mollato la cosa a noi, proprio la fottutissima Gemma della Realtà. –

- Calmati Pip, andiamo, guardiamo la situazione e se necessario torniamo a prendere gli altri. Il pianeta è disabitato e non rilevo emissioni energetiche nelle vicinanze, tranne il sole e la Gemma, naturalmente. Prendiamo i supporti vitali e portaci la. -

 

Terra. Los Angeles. Aula di tribunale.

- Ci dica, signora Van Dyne, quando ha saputo che Drax era Arthur Douglas. –

- Obiezione. –

- Concessa. Riformuli. –

- Quando ha saputo che Drax e Arthur Douglas potevano essere la stessa persona? –

- Obiezione –

- Respinta. Risponda signora Van Dyne –

- Beh, dalla Cerca del Cubo cosmico e la battaglia contro Thanos. Mentore raccontò ai Vendicatori la storia di Drax e di come lui e suo padre Kronos crearono il suo corpo superpotenziato e vi infusero lo spirito di Arthur Douglas. In incontri successivi, durante i brevi periodi in cui Drax recuperò la memoria degli eventi passati abbiamo avuto conferma da lui stesso. Non abbiamo mai avuto motivo di dubitare di questo racconto. -

- E sua figlia Dragoluna? –

- Non molto tempo prima, durante la stessa campagna, sia lei che Mentore raccontarono ai Vendicatori l’incidente in cui perse, apparentemente, a questo punto, entrambi i genitori ed il modo in cui mentore l’adottò, portandola su Titano, il suo mondo, e come fu cresciuta. –

- E neanche questa volta dubitaste? –

- No, non ce n’era motivo e finché rimase nei Vendicatori le nostre certezze furono sufficiente garanzia anche per il Governo. -

- Obiezione, Vostro Onore, non credo che quest’ultima affermazione sia rilevante ai fini della risposta. –

- Respinta, avvocato Hindle, le ricordo che la corte è perfettamente in grado di valutare ciò che è rilevante e ciò che non lo è. Qui, oggi, non deve impressionare nessuna giuria. Continui avvocato Sloan. –

- Grazie, Vostro Onore. Una sola domanda, ancora. Come può commentarmi l’affermazione che le voci attorno alle morti tra le meraviglie sono spesso esagerate? –

- Sostanzialmente vera, anche se ci sono troppe dolorose eccezioni.

Non è poi molto tempo che buona parte dei Vendicatori, i Fantastici Quattro ed altri eroi furono dati per morti durante l’affare Onslaght e, mi creda, avremmo dovuto esserlo, le circostanze della nostra sopravvivenza hanno del miracoloso anche per gli standard metaumani.

Io stessa ho assistito a quella che ritenevo la seconda morte di Drax. Invece lui è tornato, non molto tempo dopo, con un nuovo corpo, più potente, anche se, per qualche tempo, questo gli è costato un profondo handicap psichico.

E le situazioni che potrei elencare sono innumerevoli. Quasi ogni meraviglia è stata data per morta almeno una volta, in certi casi più volte.

Reed Richards, ad esempio, è stato rapito e disperso nel tempo assieme al Dottor Destino, e la cosa è stata fatta in modo che tutti li pensassimo morti.

Il Dottor Destino, poi, è stato dato per morto decine di volte e sempre, la notizia della sua morte, si è rivelata un’esagerazione.

E Wonder Man, Simon Williams è apparentemente morto almeno due volte. Ma i casi sono così tanti che sarebbe veramente lungo elencarli. -

- Grazie, signora Van Dyne. Io ho finito. -

- Avvocato Hindle, vuole controinterrogare la teste? –

- Si, Vostro Onore.

Se Dragoluna era così ok per la sicurezza come mai quando il Governo impose degli standard più restrittivi fu fatta fuori dalla formazione? –

- Più che altro per problemi di incompatibilità con il referente govevernativo di quel tempo, lo stesso, vorrei sottolineare, che mentre continuava la sua campagna antimeraviglie non si è accorto che la Commissione per gli Affari Superumani a cui faceva riferimento veniva infiltrata dall’organizzazione nazista del Teschio Rosso. -

- È lo stesso che avete ora, se non sbaglio, segno che il Governo non ritiene l’agente Gyrich responsabile di nulla in quell’occasione. –

- Probabilmente è così, oppure non la ritiene una mancanza grave. –

- Non siamo qui per discutere le sue opinioni sul Governo, signora Van Dyne. Grazie, ho finito. –

 

Piccola Nube di Magellano. Un pianeta deserto (?).

Goku esce dalla casa che divide con la moglie Chi Chi, chiedendosi che fine abbia fatto suo figlio. Fuori iniziano ad arrivare i primi ospiti per la festa. Da quando hanno sconfitto il loro ultimo avversario, la pericolosa sorella di Freezer, Nemesis, la pace regna sulla Terra ed è un periodo di feste continue. Ma, malgrado la pace, l’allenamento è fondamentale, non si sa mai quando può spuntar fuori un nuovo avversario. Crilin e Vegeta, con le loro famiglie, e Piccolo, sono già arrivati. Il piccolo troll saluta Goku per primo, l’amico di tante battaglie e di tanti allenamenti. Sua moglie, la cyborg C-18, è fredda e scontrosa come sempre. Piccolo, alieno anche lui, non fa nulla per mascherare il suo aspetto, ma sembra che la cosa non importi a nessuno. Come del resto non importa a nessuno, almeno apparentemente, dei capelli verdi di Bulma e della sua pelle dello stesso colore. Lui e Vegeta, invece, danno importanza al fatto di apparire umani pur essendo alieni. Vegeta si avvicina col suo solito fare marziale.

- Buongiorno, K’lrt. Ti sembra un comportamento degno della tua razza questo? Organizzare una festa invece che un Torneo? Mi domando che razza di skrull sei. E pensare che sei il leggendario super skrull. –

- C’è qualcosa che non va. – pensa Goku

Gamora sta inseguendo i massacratori della sua razza, è tornata indietro nel tempo, grazie a Thanos, proprio a questo scopo. Grazie a Thanos che l’ha salvata, allevata, addestrata e le ha fornito i mezzi. Ora può gustarsi la vendetta preventiva contro coloro che distrussero (distruggeranno) il suo popolo. Ha giocato per un po’ al gatto col topo con loro, ma è giunta l’ora di eliminarli. Non può rischiare che le scappino. Raggiunge il primo e gli rompe velocemente il collo, cade senza neppure accorgersi di essere morto. Il secondo si sente in trappola ed abbozza una debole difesa, estrae una pistola. Prima che possa usarla la mano di Gamora è penetrata tra le sue costole, squarciando la carne, tale è stata la violenza del colpo. Gamora ritrae la mano, che regge il cuore ancora palpitante del suo nemico. Lo getta con disprezzo, emotivamente svuotata dall’orgia di violenza. Non credeva che la vendetta sarebbe stata così dolce. Si sente indegna, a questo punto, del popolo pacifico che ha salvato dallo sterminio con quest’azione. È con una certa tristezza che si volta. Vede che il suo amante, raggiante di gioia, apre le braccia per accoglierla. Un sorriso attraversa il suo volto dorato.

- C’è qualcosa che non va. – Pensa.

Pip il troll è steso dentro un laghetto di idromele. Si immerge a bocca spalancata e inghiotte una lunga sorsata, poi riemerge e guarda le ancelle che si affaccendano attorno al laghetto pronte a soddisfare ogni suo bisogno. - Questa si che è vita. – pensa.

 

Terra. Los Angeles. Fuori dal tribunale.

- Ancora Gayle Rogers dal tribunale di Los Angeles, per il processo del secolo. Dopo le indiscrezioni sulla testimonianza di Adam Warlock e mentre aspettiamo di sapere cosa ha detto Wasp, leader dei Vendicatori, siamo in attesa dei prossimi ospiti. Mentore, governante della colonia eterna di Titano e suo figlio Eros, già membro dei Vendicatori. Non sappiamo molto della colonia di Titano, i suoi abitanti sono Eterni e della sua esistenza sappiamo qualcosa più che altro da indiscrezioni delle meraviglie che vi sono entrate in contatto. Anche i rapporti con i governi terrestri sono piuttosto aleatori. Ma ci hanno aiutati contro la recente invasione marziana.

Vediamo due figure colorate che giungono in volo. Zumma, Peter. Sembra che abbiano intenzione di atterrare sul tetto per eludere le telecamere, o forse per ragioni di sicurezza. Sono certamente Eros e Mentore. Peccato, è sfumata l’intervista. Ricordiamo che Mentore riportò in vita Drax e adottò Dragoluna per crescerla su Titano. Ora la linea allo studio per le ultime dall’Arizona. -

 

Piccola Nube di Magellano. Un pianeta deserto (?).

Gamora sta inseguendo i massacratori della sua razza, è tornata indietro nel tempo, grazie a Thanos, proprio a questo scopo. Grazie a Thanos che l’ha salvata, allevata, addestrata e le ha fornito i mezzi. Ora può gustarsi la vendetta preventiva contro coloro che distrussero (distruggeranno) il suo popolo. Ha giocato per un po’ al gatto col topo con loro, ma è giunta l’ora di eliminarli. Non può rischiare che le scappino. Raggiunge il primo e gli rompe velocemente il collo, cade senza neppure accorgersi di essere morto. Il secondo si sente in trappola ed abbozza una debole difesa,e estrae una pistola. Prima che possa usarla la mano di Gamora è penetrata tra le sue costole, squarciando la carne, tale è stata la violenza del colpo. Gamora ritrae la mano, che regge il cuore ancora palpitante del suo nemico. Lo getta con disprezzo, emotivamente svuotata dall’orgia di violenza. Non credeva che la vendetta sarebbe stata così dolce. Si sente indegna, a questo punto, del popolo pacifico che ha salvato dallo sterminio con quest’azione. È con una certa tristezza che si volta. Vede che il suo amante, raggiante di gioia, apre le braccia per accoglierla. Un sorriso attraversa il suo volto dorato.

- C’è qualcosa che non va. – Pensa.

K’lrt esce presto la mattina, fa una piccola ronda sopra la città, sventa una rapina fondendo il motore della macchina dei rapinatori e bloccando le pallottole che i ladri sparano quando vengono raggiunti dai poliziotti, poi si dirige al lavoro. Grazie ai suoi poteri si siede ala scrivania pochi istanti prima dell’inizio dell’orario. Ancora una volta è riuscito a non arrivare in ritardo.

Lui odia il ritardo, come qualsiasi cosa che non è in ordine. Poco dopo arrivano i suoi colleghi. Jimmy, il piccolo fotografo/tuttofare dai capelli rossi arriva, come al solito in ritardo, tutto trasandato e trafelato. Quando arriva Lois, due ore dopo, vestita da cameriera e sparata verso lo spogliatoio femminile, K’lrt ha già preso visione di tutte le agenzie, rispondendo anche a due emergenze. Ha tirato giù un gattino da un albero raccomandando alla padroncina di sorvegliarlo più adeguatamente e ha salvato un uomo che stava per cadere da una gru, sgridandolo e raccomandandogli di essere più prudente in futuro. avrebbe voluto sgridare anche il padrone del cantiere per le misure di sicurezza del tutto inadeguate, ma così davanti a tutti, non gli sarebbe per nulla piaciuto se avessero pensato che voleva mettere in discussione il sistema. Lui ama il sistema in cui è cresciuto. Poi potrebbero pensare che lo mette in discussione perché è un alieno. Perché in effetti questa società è abbastanza xenofoba, vede sotto un cattivo occhio tutti gli stranieri tranne lui. Si chiede spesso se non sia per un uso inconscio del suo super ipnotismo. Seppur dubbioso, quindi, se ne è andato ed è tornato al lavoro.

Lois è uscita dallo spogliatoio, nessuno sembra far caso alla sua pelle verde. K’lrt la guarda affascinato mentre si alza e si dirige verso la sua scrivania.

- Che fai stasera, Clark? Andiamo fuori a cena? -

Il cuore gli sale in gola e l’uomo invincibile diventa subito un gattino.

- Ma, io … veramente… non so… -

- Bene, allora ti aspetto alle 7 del pomeriggio in punto da me. E vestiti bene, siamo invitati a una festa da Lex. –

K’lrt digrigna i denti pensando al suo nemico, che tutti ritengono un benefattore. Lo scienziato, l’inventore. Che abita in un grattacielo sulla cui sommità sfoggia il suo simbolo. Mentre è perso in questi oscuri pensieri viene folgorato da una notizia che passa in tv. Al largo della città c’è una petroliera che rischia di affondare.

Si alza e con fare naturale si dirige verso un ripostiglio per cambiarsi poi parte volando fuori dalla finestra. – Questo è un lavoro per super skrull –

- C’è qualcosa che non va. -

Pip il troll è steso dentro un laghetto di birra. Si immerge a bocca spalancata e inghiotte una lunga sorsata, poi riemerge e guarda le ancelle che si affaccendano attorno al laghetto pronte a soddisfare ogni suo bisogno. - Questa si che è vita. – pensa.

 

Terra. Los Angeles. Aula di tribunale.

- Mi scuserà se non mi rivolgo a lei col rispetto dovuto al capo di una nazione degli Eterni, ma purtroppo non ci sono trattati di protocollo in tal senso. Con quale titolo devo chiamarla? –

- Su Titano, per lo più, mi chiamano padre. Mentore andrà benissimo, noi non facciamo molto caso a queste cose. –

- Grazie, Mentore. Ci è stato già accennato il suo ruolo in tutta questa vicenda. Può riferircela lei in prima persona? –

- Certamente. Cercherò di riassumere brevemente la vicenda, se sarò troppo sommario non esiti a farmelo notare.

Tenevo già da tempo d’occhio mio figlio Thanos, che per le sue attività era strato cacciato da Titano, o meglio, ad essere franchi, era fuggito prima che fosse decisa la sua sorte.

Quando mi accorsi del suo interesse per la Terra, mio pianeta natale, prima del mio esilio volontario su Titano, capii che era giunto il momento di intervenire in maniera più decisa e mi diressi personalmente sul pianeta.

Arrivai, purtroppo, troppo tardi per impedirgli la barbara uccisione della famiglia Douglas, ma non per salvare la vita alla loro figlioletta, persa nel deserto.

Anche a causa del senso di colpa per ciò che il mio tardivo intervento aveva provocato non pensai a cercare altri familiari della piccola ma la portai con me su Titano e l’affidai alle cure dei Preti di Pama, che ospitavamo sul nostro mondo.

Poi invocai mio padre Kronos, che dal tempo dell’incidente che aumentò poteri e longevità degli Eterni della Terra, viveva nel cosmo come essenza discorporata.

Insieme progettammo ed attuammo un piano per fermare, anche a costo di distruggerlo, i piani di Thanos. Sulla zona dell’incidente stazionava ancora lo spirito vitale di Arthur Douglas, come se non volesse lasciare qualcosa di incompiuto.

Formammo un corpo dal terreno e vi infondemmo lo spirito che aleggiava nella zona. Preoccupato per la sua stabilità mentale e, lo confesso, per il calo di efficienza che il perderla avrebbe comportato, bloccai i suoi ricordi dell’incidente, lasciando intatto, ed anzi rafforzando il rancore e l’odio per mio figlio Thanos. A posteriori posso dire che non si è rivelata una grande idea, ma in quel momento mi sembrava la cosa migliore da fare. Tempo dopo, Drax, o meglio il suo corpo artificiale, morì. Ma il suo spirito, ormai da tempo avvezzo all’esistenza extracorporea, rimase attaccato ai luoghi della sua morte. Così quando la sconfitta e la morte di mio figlio si rivelarono dei fenomeni aleatori mio padre ritenne che fosse giunto il momento di creare un nuovo corpo per Drax e vi infuse lo spirito di Arthur Douglas per la seconda volta. Ma non tenne conto delle circostanze in cui lo spirito era stato disincarnato questa volta ed il processo generò dei traumi psichici, cosicché la mente del guerriero ne risultò limitata. Ci vollero vari tentativi da parte di mio padre e della figlia di Drax, Dragoluna, per rimediare al danno. –

- Questo spiegherebbe perché non ha mai fatto richiesta per un’istanza come questa pur essendo stato per mesi sulla Terra, ma Heather? –

- Obiezione, Vostro Onore. –

- Respinta. –

- Immagino di si. Per Dragoluna è diverso, è cresciuta su Titano e non credo che si sarebbe sottoposta a questa trafila se non fosse stato per il padre. –

- Grazie, Mentore. Io ho finito, Vostro Onore. Mi riservo di richiamare il teste, se necessario. –

- Si, Vostro Onore. Mentore – Hindle mette sul tavolo la paperella di gomma – Lei sostiene di poter creare la vita, quindi può darla anche a questo oggetto, vero? –

- Obiezione, Vostro Onore. Questa sceneggiata della paperella sta diventando grottesca. L’avvocato Hindle cerca di ridicolizzare i testimoni con questa pagliacciata. -

- Vostro Onore, le assicuro che non c’è nessun secondo fine nella scelta dell’oggetto, è l’unica cosa che mi sono trovato a portata di mano, visto che mia figlia vuole che lo metta nella valigetta ogni mattina. Se preferisce possiamo cambiare l’oggetto con qualcos’altro. O può cambiarlo il testimone stesso, vero? –

- Si calmi, avvocato Hindle, non c’è bisogno di danneggiare il giocattolo che sua figlia, con tanto amore, le affida. Inserviente, per favore, porti in aula il fermacarte di legno, a forma cubica, che si trova nella stanza della corte. –

- Certo, Vostro Onore. – L’uomo esce e torna con un cubo di legno che depone sul banco dei testimoni, restituendo il pupazzo a Hindle.

- Possiamo continuare, ora, avvocato Hindle. –

- Grazie, Vostro Onore. Dunque, Mentore, lei potrebbe dare la vita a questo cubo di legno? –

- Si, per lo meno potrei trasformarlo in un organismo vivente. In fondo la base biologica, seppur non più vitale, c’è già. Credo che in pochi minuti questo oggetto possa essere rivitalizzato, certo, sarebbe un cubo di legno vivente da piantare nella terra, per mantenerlo vivo, ma se lei permette, signor giudice… -

- Prego, proceda. -

Mentore tocca il legno, che lentamente ma inesorabilmente, riassume vita, la corteccia ricresce e spuntano radici.

- Ecco fatto, certo un lavoro frettoloso come questo non garantisce che l’organismo resti vitale a lungo, ma per il momento è vivo. –

- Io ho finito, Vostro Onore. –

Hindle si allontana scocciato dal banco dei testimoni.

 

Terra. Los Angeles. Aula di tribunale.

- Eros, la sua testimonianza serve, almeno nelle nostre intenzioni, ad avvalorare quella di suo padre, poiché, essendo i rapporti tra Titano e gli USA piuttosto aleatori, alcune delle cose dichiarate potrebbe essere meno facilmente messe in discussione se confermate da un Vendicatore. Vengo al dunque. Lei viene da Titano, che è una colonia degli Eterni governata da suo padre? –

- Si, vengo da Titano, che è una colonia degli Eterni. E possiamo dire che mio padre la governa, anche se il suo ruolo, nella nostra società, è meno gerarchicamente determinato. –

- Dalla sua esperienza diretta, cosa può confermare delle affermazioni di suo padre? –

- In realtà potrei confermare tutto, poiché il mio affidamento nei suoi confronti è totale, ma comprendo l’esigenza di questo consesso di ascoltare fatti di cui ho esperienza diretta.

Bene. Avevo già oltre 2000 anni quando mio padre tornò dalla Terra con una bimbetta. Ci raccontò la storia che avete sentito anche voi. La bimbetta era visibilmente sotto shock, malgrado mio padre stesse usando i suoi poteri per calmarla. Ripeteva insistentemente il suo nome e chiedeva “dove sono il mio papà e la mia mamma? Può riportarmi da loro?” Mio padre dovette presto affidarla al monastero dei Preti di Pama, che la crebbero nel rispetto dei loro precetti, più filosofici che religiosi. La rividi varie volte, mentre dimenticava la sua identità umana per crescere come titana e nel ruolo che i preti le assegnarono. Quando iniziai a frequentarla più spesso eravamo già impegnati nello scontro finale, almeno così credevamo, con mio fratello Thanos.

Aveva apparentemente rimosso gran parte della vicenda, ma era troppo dura ed autocentrata per essere stata cresciuta nel monastero di Pama. Noi tutti lo interpretammo come connesso a persistenze dello shock. A quel punto noi tutti conoscevamo Drax, che sapevamo essere Arthur Douglas. –

- Obiezione. Il teste riporta fatti per sentito dire. –

- No, Vostro Onore. Forse non è stato abbastanza esplicito. Egli, grazie alla particolarità dei suoi poteri, di fatto, assistette all’evento. –

- Obiezione respinta. Sia più preciso nel suo racconto, per favore. –

- Certamente. Dunque, come avete sentito dal resoconto di mio padre, la prima resurrezione fu effettuata con l’ausilio di Kronos, mio nonno. Io non l’avevo mai conosciuto, essendo nato su Titano, molto tempo dopo che ebbe lasciato la sua incarnazione corporea. Ero quindi curioso. Diversamente dalla maggior parte degli Eterni i miei poteri sono molto specializzati, non possiedo, se non in forma minima, telepatia e manipolazione della materia, ma in compenso ho una forma di empatia, sia passiva che attiva, che non ha rivali. Questo mi ha permesso di spiare l’azione dei miei congiunti e lo spirito che veniva infuso nel corpo. Potevo sentire il suo rancore nei confronti di Thanos, preesistente alle modifiche fatte da mio padre. –

- Lei conferma che gran parte degli Eterni può creare un corpo biologicamente funzionante? –

- Certamente. Gli Eterni con poteri più specifici, dovuti all’inesperienza o all’eccessivo sviluppo di una sola capacità, sono in numero piuttosto ristretto. Io, ad esempio non potrei, non avendo quasi mai esercitato quelle capacità ed avendo sommarie conoscenze di biologia. Ciò non toglie che esse, seppur latenti, esistono e non aspettano altro che di essere sviluppate. –

- Grazie Eros. Io ho finito, Vostro Onore. –

- Avvocato Hindle? –

- Si, Vostro Onore. Ho una domanda. Lei ha detto che suo padre usava i suoi poteri per calmare la bambina. È credibile affermare che stava condizionando telepaticamente la bambina così che stesse più calma? –

- Immagino che se i poteri di mio padre si limitassero alla telepatia, la sua sarebbe una soluzione logica. Ma il condizionamento telepatico ha spesso delle controindicazioni, quindi noi preferiamo non praticarlo se non strettamente indispensabile. Mio padre si limitava a stimolare adeguatamente la produzione ormonale della bimba in modo che si mantenesse calma e lucida e non sprofondasse in una condizione traumatica irreversibile. È di gran lunga una soluzione migliore, in questi casi. –

 

Piccola Nube di Magellano. Un pianeta deserto (?).

Pip il troll è steso dentro un laghetto di vino, rosso. Si immerge a bocca spalancata e inghiotte una lunga sorsata, poi riemerge e guarda le ancelle che si affaccendano attorno al laghetto pronte a soddisfare ogni suo bisogno. - Questa si che è vita. – pensa.

Gamora sta inseguendo i massacratori della sua razza, è tornata indietro nel tempo, grazie a Thanos, proprio a questo scopo. Grazie a Thanos che l’ha salvata, allevata, addestrata e le ha fornito i mezzi. Ora può gustarsi la vendetta preventiva contro coloro che distrussero (distruggeranno) il suo popolo. Ha giocato per un po’ al gatto col topo con loro, ma è giunta l’ora di eliminarli. Non può rischiare che le scappino. Raggiunge il primo e gli rompe velocemente il collo, cade senza neppure accorgersi di essere morto. Il secondo si sente in trappola ed abbozza una debole difesa,e estrae una pistola. Prima che possa usarla la mano di Gamora è penetrata tra le sue costole, squarciando la carne, tale è stata la violenza del colpo. Gamora ritrae la mano, che regge il cuore ancora palpitante del suo nemico. Lo getta con disprezzo, emotivamente svuotata dall’orgia di violenza. Non credeva che la vendetta sarebbe stata così dolce. Si sente indegna, a questo punto, del popolo pacifico che ha salvato dallo sterminio con quest’azione. È con una certa tristezza che si volta. Vede che il suo amante, raggiante di gioia, apre le braccia per accoglierla. Un sorriso attraversa il suo volto dorato.

- C’è qualcosa che non va. – Pensa.

La sala del trono è sfavillante, tutta ori e broccati. Le luci sono abbacinanti e vassalli da tutte le parti dell’impero sono affluiti per ore nei loro abiti migliori, portando i doni più ricchi. Tutti sono qui per un evento che entrerà nella storia. Per tributare rispetto a lui. Dopo tanti anni di onorato (o meno) servizio K’lrt capisce che ne è valsa la pena. Di tutti gli anni di dolore e frustrazione all’accademia, del doloroso processo di trasformazione nel super skrull. Tutti i rospi ingoiati per ogni sconfitta subita dai Fantastici Quattro e da ogni altro supereroe terrestre, per quanto debole e sciocco. E le guerre con i kree. E la frustrazione nel veder continuare la sanguinosa guerra civile nella quale lentamente ma inesorabilmente i più arroganti dei principi dilapidavano lo sconfinato esercito dell’impero rendendo sempre più debole l’egemonia skrull. Ma oggi sono qui per festeggiare l’incoronazione del nuovo imperatore K’lrt I che così riscatta anche la lunga prigionia nella base della Guardia dell’Infinito. – Non così. – Pensa K’lrt. Le parole escono a fatica dalla sua bocca mentre concentra la sua volontà come mai prima. Io… ho… il … controllo. – La sala del trono, mentre tutti si girano verso il neoimperatore urlante, svanisce. – Io ho il controllo della mia realtà! –

K’lrt si trova sulla superficie spoglia e rocciosa del pianeta, non distante da lui, Gamora sta ancora combattendo contro chissà quale nemico e Pip è steso a terra, perso in contemplazione di chissà quale piacere. Una piccola applicazione di volontà ed anche loro vengono riportati alla vera realtà. Gamora, con uno sguardo gioioso corre ad abbracciarlo. K’lrt, più a suo agio nel rapporto più freddo tra grandi guerrieri, si svincola imbarazzato e si dirige verso la Gemma, abbandonata in terra.

- Pip, torniamo a casa. - I tre spariscono.

 

Terra. Los Angeles. Fuori dal tribunale.

Stiamo aspettando il prossimo testimone, Visione, leader del gruppo dell’ONU, WorldWatch. Visione è notoriamente schivo e noi abbiamo sguinzagliato i nostri operatori lungo tutto il perimetro del tribunale e siamo riusciti ad arrivare anche sul tetto. Siamo quindi pronti per intervistarlo. –

L’androide spia dall’alto la disposizione dei suoi avversari. Vede una falla nel loro piano e calcola velocemente una strategia. aumenta paurosamente la sua massa e precipita verso il suolo. Quando è all’altezza giusta torna ad essere meno pesante dell’aria, questo gli permette di rallentare, ma non abbastanza da non sprofondare di qualche metro nel terreno.

L’androide si dirige verso il tribunale, interfacciandosi coi sistemi di sicurezza e riemerge dietro la porta di ingresso. L’androide si incammina verso l’aula.

 

Terra. Los Angeles. Aula di tribunale.

- … dica lo giuro. –

- Lo giuro, del resto nel mio sistema è istallato un limitatore che mi impedirebbe di fare altrimenti in situazioni del genere. –

- Obiezione, Vostro Onore. Di fatto possiamo considerare questa testimonianza inammissibile perché estorta in maniera coercitiva. –

- Vostro Onore, mi permetto di ricordare che la testimonianza di Visione, in tribunale, è gia stata dichiarata accettabile in altre occasioni. –

- Lo sappiamo, avvocato Sloan, ciononostante la corte si riserva di prendere una decisione autonoma su questo caso. Dichiaro sospesa l’udienza per il tempo necessario a considerare le implicazioni della questione. -

 

Terra. Los Angeles. Tribunale. Una saletta.

- Ha sicuramente messo a segno un punto, al di la della decisione della corte. Apparentemente è il primo, in realtà ha sempre fatto delle insinuazioni sulla reale credibilità dei testimoni. Anche il gioco della paperella che chiedeva di trasformare non lasciandone mai il tempo aveva lo stesso obiettivo. Dobbiamo prepararci meglio. Dov’è Adam?

 

Terra. Los Angeles. Aula di tribunale.

- Bene. La corte ha preso la sua decisione. Se non rimovibile quel congegno è a tutti gli effetti un congegno coercitivo. Vista la natura di questo tribunale, e il difficile momento, da un punto di vista giuridico, che questo paese sta vivendo, non possiamo ammettere l’uso, in quest’aula, di questo tipo di strumenti. Non saremo noi i primi. Visione, è rimovibile? –

- Si, Vostro Onore, ma la cosa richiede un po’ di tempo. –

- Concesso, rimandiamo l’udienza a lunedì. –



[1] Questo episodio si svolge circa 10 giorni dopo il sisma in Arizona

[2] Un grappolo di idee parassite e infettive

[3] UR Corno numeri 188/190 (grazie Carlo)

[4] In realtà era pubblicato altrove cmq Play book numero 31

[5] Naturalmente Play book numero 32

[6] In breve Il guanto dell’infinito, Zona M numero 1 e seguenti

[7] Non ci avevo mai fatto caso, ma questa associazione è stata spesso bloccata dai quattro, durante i suoi tentativi di attuare il suo scopo. Ellis si, forse.